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1. Questioni generali

1.1. Principio fondamentale

Per inserire un nuovo contenuto cliccare su CIDOC CRM e selezionare una tipologia. Alla voce Main types sono presenti le due tipologie principali, Person e Work, mentre alla voce Auxiliary types sono raccolti gli altri tipi di contenuti (Manuscript, Place, Event, Activity, Appellation, Identifier...). La creazione degli Auxiliary types avviene di solito contestualmente alla compilazione delle schede relative alle persone e alle opere. Qualora infatti uno degli Auxiliary types richiesto per completare la scheda Person o Work non sia stato precedentemente inserito e non risulti, quindi, dal menù a tendina, sarà necessario crearlo selezionando, dopo averne digitato il nome, Create a new entry. Il nuovo type così creato dovrà poi essere editato e andranno inserite tutte le informazioni richieste. In ogni caso prima di creare qualsiasi contenuto nuovo verificare che non sia già esistente: fare varie prove nella stringa di ricerca principale. Creare un “doppione” porta a spreco di tempo ed energia: i “doppioni”, specie con grafie lievemente divergenti, non sono facilmente identificabili, né da umani né da macchine. Fare convergere il contenuto di un “doppione” nella scheda principale porta inevitabilmente alla dispersione di dati.

Oltre a essere dannoso, è sempre inutile creare un “doppione”: si potrà, qualora necessario, aggiungere il proprio contributo alla voce altrui in una scheda descrittiva (vedi §1.3).

1.2. La lingua del sistema

Il sistema è progettato in inglese. Tutto ciò che è del sistema (e relativo alla sua gestione) si troverà scritto in inglese. Quanto ai contenuti: di norma le voci che vanno a costituire il prosopon saranno in inglese.

Es. Activity of Richard I of England, Kingdom of England, Adam de Givenchy is dean of Lens, Viscounty of Béziers, Birth of Afonso Sanchez.

Per nomi di autori, opere e luoghi si adottano però convenzioni particolari: vedi infra. Le schede descrittive (di autori e opere), ovverosia tutto ciò che può essere “firmato” (vedi § 1.3), sono redatte invece in italiano o comunque nella lingua scelta dal redattore della scheda.

1.3. Descriptive text e firma delle schede

Ogni contributo scientifico all’interno di ciascuna scheda Person o Work va inserito nella sezione Descriptive text. In essa è possibile riportare in forma discorsiva ulteriori informazioni relative alla voce aggiunta al database e citare la bibliografia utilizzata. In questa sezione ciascun contributore può scrivere nella propria lingua madre e ogni intervento va sempre firmato secondo il siglario (vedi voce Credits). Più voci autoriali possono alternarsi.

Es. Tra gli storici convivono diverse opinioni riguardo ai crociati. [TP] In epoca contemporanea il termine "crociata" non ha però perso le sue forti caratterizzazioni ideologiche. [DZ] Le crociate furono economicamente molto onerose. [RU]

2. Creazione delle voci Person 

La voce Person comprende autori, dedicatari e personaggi, reali o immaginari, menzionati nelle opere.

2.1. Name

Inserire sotto la voce Name il nome della persona in lingua originale, eventuali traduzioni in inglese o in altra lingua verranno inserite come Appellation nella sezione Also known as (cfr. § 2.4). In caso di alfabeti non latini il nome viene traslitterato e la trascrizione in caratteri originali inserita come Appellation nella sezione Also known as. Per la scelta delle grafia del nome si seguono le convenzioni di cui sotto.

2.1.1. Nomi di trovatori

Si adotta, di norma, la grafia della BEdT (es. Guillem Augier Novella, Peire d’Alvergne). Nel caso in cui si debba schedare un trovatore non menzionato nella BEdT, si ricorrerà al Dizionario Biografico dei Trovatori, uniformando la grafia all’uso della BEdT.

Particolare attenzione va posta sui nessi -ll-, -lh-, -ng-, -nh-, etc. Gli allografi possono generare confusione, spesso il punto di avvio per la creazione di un “doppione” (fatto, com’è stato più volte detto, grave): per questo ci si affida esclusivamente alla convenzioni grafiche qui esposte.

2.1.2. Nomi di autori francesi

Si adotta sempre la grafia del Dictionnaire des lettres françaises: qualora non presenti in tale opera (dunque casi del tutto eccezionali), potrà essere d’aiuto la forma principale proposta da ARLIMA.

2.1.3. Nomi di trovieri

Si adotta, di norma, la grafia del Dictionnaire des lettres françaises (es. Adam de Givenchy, Jean Bretel, etc.). Qualora occorra schedare un troviero non contemplato nel Dictionnaire, per la grafia farà fede la bibliografia di Linker, tenendo conto, tuttavia, dei riscontri del Dictionnaire.

Attenzione, anche qui, agli allografi: es. Jean, non Jehan (questo perché nel Dictionnaire è imposta l’uniformità della grafia Jean); Givenchy, non Givenci (si adotta la grafia moderna del toponimo, contro la bibliografia Linker, perché così è nel Dictionnaire).

2.1.4. Nomi di nobili

Il nome dell’entrata è affidato al titolo con cui il personaggio è generalmente conosciuto: il numero, qualora presente, segue la numerazione romana, senza parentesi.

Es.: Thibaut IV de Champagne. Il nobile è anche Re della Navarra: il titolo di Roi de Navarre figurerà dunque come appellation. Si tenga conto che, in questo caso, Thibaut è compartecipe dei types di Count e King, oltreché di troubadour e trouvère (ma cfr. § 2.5).

2.1.5. Nomi di papi

I nomi di papi andranno in latino, ma solo come “nome aggiuntivo” (also known as).

Es. Rinaldo dei Signori di Jenne (nome che costituisce l’entità), also known as Alexander IV.

2.2. Primary historical significance

Scegliere dal menu a tendina l’ambito principale con cui etichettare ogni nuovo personaggio (political, cultural, military, religious, economic). Si può e si deve scegliere sempre e solo un ambito: si impone, dunque, una scelta.

2.3. Birth, Death

Inserire la data di nascita e di morte, laddove note (vedi § 4). Nei casi di incertezza relativi a uno dei due estremi cronologici si provi ad indicare un riferimento temporale che oscilli di massimo 50 anni; nei casi di assoluta mancanza di informazioni e di impossibilità di ricostruire, anche a grandi linee, i limiti cronologici, omettere il dato temporale.

Inserendo i dati cronologici, saranno creati automaticamente degli eventi “E67 Birth” ed “E69 Death”: le rispettive schede possono essere integrate con le informazioni relative ai luoghi di nascita e di morte e ai genitori della persona nata (laddove noti).

2.4. Also known as

In questa sezione si possono gestire i nomi alternativi (cfr.§ 2.1), gli identificativi e i titoli per la persona di cui ci si sta occupando.

La funzione “P131 is identified by” serve a inserire un nome alternativo o aggiuntivo a quello principale dato all’inizio (es.: Gugliemo IX [P21 Person] P131 IS IDENTIFIED BY Coms de Peitieus [E41 Appellation]).

La funzione “P48 has preferred identifier” permette di associare alla persona un identificativo alfanumerico, diverso dal nome, è utile per identificare le persone all’interno di un repertorio (es.: BnVent; BdT 70).

Per i trovieri la voce has preferred identifier comprende l’identificativo Linker (nella forma Linker e numero es: Adam de la Halle = Linker 2) e la sigla (AdHal). 

Per i trovatori, invece, alla voce has preferred identifier occorre inserire il numero BdT (es. Ademar Jordan = BdT 2).

2.5. Type 

Inserire indicazioni riguardanti i ruoli ricoperti dalla persona di cui si sta creando una scheda in diversi campi e non solo in relazione all’eventuale attività letteraria (es.: troubadour, jongleur, author, canon, priest, knight, gentleman, duke, count, king, etc.). È necessario inserire la lista più completa possibile e, in caso di sovrapposizioni, comprendere sia le categorie più generali sia quelle più specifiche (es: se il personaggio è un alto borghese selezionare la categoria High Bourgeois ma anche quella Bourgeois).   

Es.: Colin Muset, troviero e giullare lorenese, è troubadour, trouvère e jongleur.

2.6. Activities

Inserire, in inglese, il maggior numero di Activities possibili. Una volta creata e salvata ogni Activity va editata, inserendo una Primary Historical significance tra quelle proposte e riportandone i termini cronologici e la localizzazione geografica, laddove noti. 

Tramite la funzione “P14 PERFORMED” si può inserire la denominazione di un’attività o spostamento; essa permette di creare un evento “E7 Activity” o “E9 Move” (es.: Guillem IX is Duke of Aquitaine [E7 Activity]; Guillem IX d'Aquitaine and his wife Philippa de Toulouse dispossessed Bertran II de Toulouse of the County of Toulouse [E7 Activity]; Guillem IX d'Aquitaine visits Eble II de Ventadorn [E9 Move]). 

La funzione “P11 PARTICIPATED IN” permette di creare un evento generico “E5 Event” o un “E7 Activity”. Occorre inserire in questo campo la denominazione di un evento e va utilizzata se la persona non ha un ruolo specifico in esso (es.: [Guillem IX PARTICIPATED IN] Concile of Clermont; [Ademar Jordan PARTICIPATED IN] Albigensian Crusade).

Per gli autori creare l’attività “Activity of nome dell’autore” in cui si indicheranno la localizzazione e la cronologia dell'attività letteraria di ciascun autore, desumibile dalla datazione delle opere. In caso di incertezza, provare a definire una cronologia al massimo al cinquantennio e una localizzazione per area più vasta (eventualmente desumibile da fattori linguistici, da approfondimenti sulla circolazione delle opere). In caso di assoluta mancanza di informazioni non creare affatto l'entità. Una volta creata la voce "Activity of... " si inseriranno, attraverso la funzione "Hierarchy", tutte le “Creation of” di opere (vedi § 3 del Vademecum).

2.7. Relationships

In questa sezione si potranno descrivere diversi tipi di relazioni sociali e parentali. Le relazioni parentali devono sempre essere espresse come rapporto Genitori/Figli, a meno che le informazioni in nostro possesso siano lacunose. È possibile stabilire una relazione di tipo:

Spouse: in cui va inserito il nome dello/a sposo/a: verrà generato di conseguenza un evento “EC10 Marriage” in cui sarà possibile inserire le coordinate spazio-temporali;

Children: da implementare con il nome del/la figlio/a (usare la giusta proprietà a seconda che si tratti del padre o della madre): verrà generato un evento "E67 Birth" in cui sarà possibile inserire i dati relativi all’altro genitore e le coordinate spazio-temporali.

Sono presenti inoltre relazioni sociali e familiari di diverso tipo quali: Patronage, Friend, Godfather, Siblings, Uncle/Aunt/Cousin, etc.

Suggerimento: per come è concepito il sistema, è più facile creare un albero genealogico partendo a ritroso, cioè ricostruendo via via gli avi, non il contrario (dal progenitore all’intera genealogia).

Nel creare nuove entità ‘E21 person’ per figure storiche che presentino un albero genealogico facilmente ricostruibile e ampio, è consigliabile cominciare a popolare le entità, ove ciò sia possibile, a partire da una o due generazioni anteriori all’entità ‘person’ che si vuole inserire. Per come è strutturato il sistema, ciò consente un più rapido inserimento “a cascata” di informazioni riferibili alla specifica entità che si sta popolando ed evita, volta per volta, di dover recuperare separatamente ogni singola entità e/o di crearne di nuove inerenti ad essa (il che non soltanto è dispendioso ma comporta il rischio di lasciare incomplete certe schede, non facili da recuperare in un secondo momento).Questa modalità di inserimento evita inoltre il rischio di creare doppioni nell’utilizzare le funzioni ‘relationships’. Bisogna infatti tenere conto, che per le linee di discendenza diretta è possibile utilizzare soltanto la funzione ‘children’ ‘P96 gave birth’ ovvero ‘P97 was father for’, che crea una nuova entità ‘E21 person’, ed è assente, tra le ‘relationships’, la funzione ‘mother’ o ‘father’.

Tali funzioni si trovano infatti solo all’interno delle schede ‘E67 birth’, nella sezione ‘people/groups’, che essendo però schede “secondarie”, ovvero che si creano in un secondo momento rispetto all’entità ‘person’ che si sta popolando (quando cioè si introducono informazioni relative alla nascita), possono creare delle difficoltà nell’organizzazione e nell’inserimento dei rapporti di parentela. È quindi preferibile creare linee di discendenza sfruttando la funzione ‘children’ ‘P96 gave birth’ ovvero ‘P97 was father for’ piuttosto che utilizzare, in un secondo momento, la funzione ‘P98 brouht into life” “P96 by mother” ovvero “P97 by father”.

Qualora si decidesse di connettere tra di loro entità ‘person’ già presenti nel sistema ma tra loro slegate per creare tra queste rapporti di discendenza diretta “genitore-figli”, è obbligatorio tuttavia utilizzare la funzione ‘P98 brouht into life” “P96 by mother” ovvero “P97 by father” all’interno dell’entità ‘E67 birth’ (‘people/groups’) e non la funzione ‘children’ all’interno delle ‘relationships’. Solo in questo modo è possibile collegare due entità ‘E21 person’ già presenti nel sistema senza creare doppioni (la funzione ‘children’ creerebbe infatti una nuova entità ‘E21 person’ vuota che rischia di confondersi con la sua omonima scheda già popolata).

In ogni caso, è preferibile procedere per blocchi, costruendo una rete di informazioni intorno ad un singolo personaggio piuttosto che creare separatamente informazioni sparse da dover poi collegare tra loro o connettere ad una specifica entità ‘E21 person’. Le entità “accessorie” legate ad una scheda relativa a un personaggio storico sono sempre incrementabili e si possono recuperare in un secondo momento.

 
2.8. Joining, Leaving

La sezione descrive l’azione di una persona o di un insieme di persone di unirsi a o di lasciare un gruppo. Tramite la funzione “P48 WAS JOINED BY” si può inserire il nome del gruppo a cui la persona si aggiunge o appartiene. Verrà creato automaticamente un evento "E85 Joining" in cui sarà possibile inserire le coordinate spazio-temporali dell’evento. Tramite la funzione “P145 LEFT BY” è possibile invece inserire il nome del gruppo da cui la persona si separa o a cui smette di appartenere. Allo stesso modo, verrà creato automaticamente un evento “E86 Leaving” che si potrà arricchire con coordinate spazio-temporali. Agli eventi, sia "Joining" sia "Leaving", deve essere necessariamente attribuita una Primary Historical significance scegliendo tra quelle proposte.

Attenzione: si può creare un Group entro il quale rientrano personaggi sia in sincronia (i partecipanti ad una battaglia) sia in diacronia (i Duchi d'Aquitania): il gruppo è diacronico, anche quando in sincronia è composto solo da una persona.

3. Creazione delle voci Work

3.1. Name

Vale lo stesso principio stabilito per quanto riguarda il nome degli autori (vedi § 2.1): si adotta la grafia BEdT per i componimenti dei trovatori e quella del Dictionnaire des lettres françaises per le opere degli autori francesi. Per le liriche dei trovieri, i cui incipit non figurano di norma nel Dictionnaire, si ricorre alla corrispondente voce di Linker. Controllare sempre che l’opera non sia già presente: uniformarsi ai repertori citati può scongiurare, per quanto possibile, la comparsa di “doppioni”.

3.2. Internal name

Da utilizzare per disambiguare casi di omonimia o possibile confusione.

Es: la denominazione Congé è riferibile ad un’opera di Adam de la Halle, ad una di Jean Bodel e ad una di Baude Fastoul. L’aggiunta di un internal name permette di disambiguare. 

Se si prevede che una voce  (ad esempio l'Appellation Rei o Coms) possa indurre confusione, è bene inserire da subito l'Internal name specificativo: Rei > Rei (Appellation Riccardo Cuor di Leone), Coms > Coms (Appellation Guillem IX d'Aquitania). La dicitura Appellation va introdotta nelle intitolazioni delle Appellation medesime solo se identiche all'oggetto cui si riferiscono: France (Appellation) > Kingdom of France.

Per le liriche va invece inserito l'identificativo (identifier) dei repertori: BdT per i trovatori, Linker per i trovieri, LPGP per la lirica galego-portoghese, IBAT per quella italiana (nella forma: BdT 335.8; Linker 2.10; LPGP 9.1; IBAT 27.2).

3.3. Primary historical significance

È un campo da compilare obbligatoriamente selezionando un’unica voce dal menù a tendina (come § 2.2).

3.4. Appellation

Il campo “P102 HAS TITLE (IS TITLE OF)” va compilato solo nel caso in cui l’opera abbia titoli alternativi, che saranno indicati sotto forma di Appellation. Sarà possibile specificarne sia eventuali forme alternative (HAS ALTERNATIVE FORMS) sia la lingua (HAS LANGUAGE).

Il campo “P48 HAS PREFERRED IDENTIFIER” permette invece l’inserzione di un identificativo alfanumerico riferito ai repertori. Si tratta degli stessi repertori citati nell'Internal name (BEdT, Linker, LPGP, IBAT). Nel caso della lirica oitanica, una volta creata la voce Linker, la si dovrà aprire e completare inserendo in Internal Name il riferimento al repertorio Raynaud-Spanke (nella forma: RS 883). Per i componimenti dotati di più di un identificativo RS, si indichi solo quello principale. 

3.5. General citations

Nella sezione vanno inseriti i riferimenti bibliografici (Add Book) e i link (Add URI) riguardanti l’intera opera. Informazioni più puntuali, relative ai singoli aspetti trattati, possono essere immesse in corrispondenza delle porzioni della scheda che si occupano di tali aspetti. Una volta inserita la voce bibliografica nella scheda Work con solo Cognome dell'autore/curatore, anno di uscita e pagine, sarà necessario aprirla e completarla con le informazioni accessorie (titolo, eventuale rivista/opera collettiva di appartenenza...).

3.6. Creation

In questa sezione si indicano l’autore/gli autori dell’opera. Nel caso di opere anonime il campo va completato con la dicitura Author of seguito dall’identifier dell’opera nel caso dei componimenti poetici (es: Author of BdT 112.3; Author of Linker 265.476) e Author of seguito dal nome dell'opera nel resto dei casi. Selezionando o digitando il nome dell’autore verrà generato automaticamente un evento Creation. Cliccando su Edit this E65 Creation sarà possibile inserire datazione e localizzazione dell’opera, eventuali attribuzioni ulteriori e la menzione di chiunque abbia contribuito alla sua produzione (committenti, dedicatari, etc.). 

È di estrema rilevanza specificare con la maggior precisione possibile luogo e data di creazione delle opere, inserendo un arco temporale che non vada oltre il cinquantennio e almeno un’area regionale. Nel caso in cui la bibliografia specifica non offra supporto in tal senso, si cerchi di ricavare ogni dato possibile dall’incrocio delle informazioni note riguardanti l’autore, l’opera, il genere praticato, l’analisi linguistica, le tematiche affrontate,  il confronto con altri autori, eventualmente servendosi di opere di carattere generale quali le storie della letteratura o i dizionari. Nel caso in cui si riveli assolutamente impossibile definire una finestra temporale almeno al cinquantennio e un’area almeno regionale è meglio omettere il dato piuttosto che dare indicazioni troppo vaghe.

3.7. Formal and Metrical Features

I campi “PA19 HAS LANGUAGE” e “PC3 HAS GENRE” ammettono la possibilità di inserire più di una voce scegliendo tra quelle già esistenti o, se necessario, creandone di nuove. Per quel che riguarda le liriche oitaniche è possibile fare riferimento all’indicazione di genere fornita nel database Trouveors

I campi “PC2 IS CONTRAFACTUM OF”/ “PC2 IS MODEL OF” permettono di indicare rispettivamente il modello di cui il componimento è un contrafactum e l’opera che ha preso il componimento di cui si tratta come modello. Il campo “PC1 HAS METRICAL AFFINITIES WITH” indica invece una generica corrispondenza metrica, non riferibile alla pratica del contrafactum.

I campi “PC9 HAS RHYME SCHEME” e “PC8 HAS SYLLABIC SCHEME” permettono di inserire schemi rimici e sillabici. La voce relativa allo schema rimico deve essere successivamente popolata, specificando almeno l’Identifier (in riferimento ai repertori Frank, Mölk-Wolfzettel etc..).

N.B.: Per il momento è possibile sospendere l’inserzione di tutti i dati metrici (contrafacta, modelli metrici, schemi rimici e sillabici) che saranno integrati in un secondo momento. 

3.8. Sources

Il campo “PC14 HAS INDIRECT SOURCE” permette di inserire eventuali fonti indirette scegliendo dal menù a tendina o creando una nuova istanza di EC1 Work.

Il campo “P128 IS CARRIED BY (REVERSE OF P128 CARRIES)” permette l’inserzione delle fonti primarie (manoscritti o stampe) che trasmettono l’opera. I canzonieri sono identificati tramite sigla (A (French A)/ A (Occitan A)/ B (Italian Songbook B)...), il resto dei codici tramite segnatura. Nel caso di utilizzo della segnatura si ricordi che il sistema non ammette l’uso di virgole a meno che non si racchiuda l’intera stringa testuale tra virgolette alte (es: “Bruxelles, Bibliothèque royale de Belgique, 10212”). Dal momento, tuttavia, che questo sistema rende più difficile la ricerca dei codici dal menù a tendina, è fortemente consigliato controllare sempre l'intera lista delle Sources per evitare di creare doppioni.

Nel caso ci sia assicurati dell'assenza del codice nella lista e si debba creare una nuova voce:

- i canzonieri: siano identificati tramite sigla (A, b, Ba...) che comparirà come Name della nuova voce creata. In fase di compilazione della relativa scheda, poi, in corrispondenza dell'Internal Name si specifichi l'area di riferimento (French A, Occitan B...), in corrispondenza della voce "P 48 HAS PREFERRED IDENTIFIER" si digiti la segnatura.

- il resto dei manoscritti: siano identificati tramite la segnatura che comparirà come Name della nuova voce creata. In fase di compilazione della scheda relativa al nuovo manoscritto creato, poi, in corrispondenza dell'Internal Name si specifichi l'opera e la sigla (Roman de Thèbes D, Roman de Troie B1...), in corrispondenza della voce "P 48 HAS PREFERRED IDENTIFIER" si ripeta l'Internal Name.

Di ogni manoscritto dovranno poi essere indicati il materiale, la data di produzione e quella di eventuale distruzione, le Activities cui ha preso parte (è stato offerto a qualcuno, è stato spostato...), i contenuti (che, di norma, sono inseriti automaticamente durante la compilazione delle schede Work). Per annotazioni ulteriori è presente, come in ogni voce, il Descriptive text. L'inserzione delle informazioni relative alla data o all'arco temporale di produzione e di eventuale distruzione genereranno un evento Production e uno Destruction in cui sarà possibile inserire luogo e persone o gruppi coinvolti. Nell'evento Production è di particolare rilevanza inserire il luogo o almeno l'area di confezionamento del codice.

3.9. References

Con il campo “P67 REFERS TO” è possibile inserire i luoghi, le opere (vedi § 2) e le persone (vedi § 2) cui il testo fa riferimento, ivi compresi non solo i singoli, ma i popoli e gruppi di ogni tipo (The Crusaders, The Franks, The Germans, etc.). Ove si crei un nuovo gruppo, la relativa scheda può essere completata con le Activities che il gruppo ha svolto ("P14 PERFORMED"), cui ha partecipato ("P11 PARTECIPATED IN"), cui è stato presente ("P12 WAS PRESENT AT"), eventuali nomi o identificativi con cui è noto (sezione Also known as), data di formazione e scioglimento, nome di membri che si sono uniti al gruppo o che se ne sono separati, nomi di gruppi che si sono uniti a quello in questione o che se ne sono separati. Unioni e separazioni danno vita a degli eventi Joining o Leaving che andranno a loro volta completati.

Per quel che concerne invece i riferimenti ai luoghi, si specifica che la categoria Place comprende un'ampia varietà di entità geografiche. Sono presenti città, fiumi, foreste, unità territoriali di diversa estensione e tipologia, politica (Castellany, County, Duchy...) o religiosa (Archdiocese, Diocese...). A seconda delle esigenze possono essere create anche voci che comprendano più aree (es: French domains of Henry II of England...). Si possono inserire anche specifici edifici (abbazie...), sentieri, quartieri cittadini. Attraverso la funzione Hierarchy sarà poi possibile collegare luoghi specifici ad una realtà territoriale più ampia ("P89 FALLS WITHIN", es: Arras FALLS WITHIN County of Artois) o realtà territoriali più ampie a luoghi specifici ("P89 CONTAINS", es: Duchy of Aquitaine "CONTAINS" County of Poitou). Si specifica che il nome del luogo andrà indicato nella lingua originale, ma per la descrizione delle articolazioni territoriali (County of, Diocese of...) si usa l'inglese. IMPORTANTE: tutti i riferimenti ad entità geografiche maggiori andranno fatti indicando la conformazione politica: quindi Kingdom of France NON France. Kingdom of England NON England; Duchy of Aquitaine NON Aquitaine. Come per ognuno degli Auxiliary types già discussi, anche nel caso dei luoghi qualora sia necessaria una nuova creazione, la voce corrispondente andrà poi aperta e completata. Tra i dettagli principali si potrà indicare un Internal Name in caso di omonimia, un Type (County, Duchy..) e, nella sezione Geodata, si dovrà digitare il nome moderno del luogo e premere il pulsante sottostante per permettere al sistema di individuarlo sulla mappa. Ricorrendo ai pulsanti presenti sul lato della carta stessa sarà anche possibile evidenziare manualmente specifiche regioni.

N.B.: Ogni riferimento va sempre etichettato come Appellation, anche se la forma presente nel testo dovesse corrispondere al Name con cui sono indicate la persona, il luogo o l’opera corrispondenti. In tal caso si provvederà a disambiguare editando l'Appellation creata e inserendo in Internal name la parola Appellation.

Es: Se nel testo è presente la forma Pariz, non esiste alcuna sovrapposizione e non vi sarà necessità di specificare nulla. Se a testo si trova invece la forma Paris, corrispondente alla moderna grafia e al modo in cui il luogo viene indicato nel PARLI,  si dovrà inserire in Internal Name la dicitura Appellation per disambiguare. 

Il campo “P67 IS REFERRED TO BY (REVERSE OF P67 REFERS TO)” è da completare nel caso in cui esistano menzioni del testo in oggetto in altre opere.

3.10. Music

Se l’opera conserva la musica, inserire il nome “Music of [Nome del EC1 Work]” per creare una nuova voce di EC6 Music.

3.11. Intertextuality

Con i campi “PC12 IS INTERTEXTUAL SOURCE FOR”/ “PC12 HAS INTERTEXTUAL SOURCE” è possibile indicare le opere con cui il lavoro di cui si sta trattando ha un generico rapporto intertestuale.

Con il campo “PC13 HAS RESPONSE”/ “PC13 IS RESPONSE TO” si può indicare se il componimento è in relazione diretta con un altro (componimenti in tenzone, coblas con risposta, ma NON componimenti dialogici [tensos, partimens etc]).

Le proprietà “PC5 HAS EXPRESSION” e “PC4 IS EXPRESSION OF (REVERSE OF PC5 HAS EXPRESSION)” permettono di collegare testi che è possibile riconoscere come differenti ma che sono riconducibili ad una stessa opera (quali due versioni di una stessa opera; un volgarizzamento e l’opera originale; una versione censurata, abbreviata, interpolata, etc..).

Es: “La legenda di San Brandano” [inteso nel suo senso più generale] PC5 HAS EXPRESSION of Le voyage de Saint Brendan by Benedeit; The story of Tristan and Isolde PC5 HAS EXPRESSION Le Roman de Tristan en prose.

3.12. Text

Riportare il testo dall’edizione critica di riferimento, privo della formattazione in stile Microsoft Word (per l’eliminazione della stessa si consiglia un “copia incolla” su editor “neutro”, ad es. Blocco Note, Text Edit, etc.). La menzione dell’edizione utilizzata si colloca in fondo al testo, in citazione all’americana (senza numero di pagina) preceduta da “Ed:”.

Per quel che concerne le liriche si riporti il testo senza numero di versi, con la sola indicazione del numero di strofa , seguito da un punto. 

Se il componimento è presente in “LMR”, si creerà, prima di inserire il testo, un link alla pagina digitando “LMR” e usando la funzione “collegamento”.

Es.

LMR

I.

Amis Guillaume, ainc si sage ne vi 

com vos estes, se mes sens ne me ment, 

mes a la fois vaint amors jugement; 

et nonporquant croi je qu'il soit einsi. 

 

II.

De cest respons, Adan de Givenci, 

me deportaisse assez legierement, 

ne fust por vos cui j'aim et pris forment, 

et vos moi pluz que n'aie desservi. 

 

 

Ed.: Ménard 1983.

 

4. Precisazioni riguardanti i Time-Span

Ogni volta che ci si trova ad inserire una datazione che non sia già contemplata nel sistema, sarà assolutamente necessario completare la scheda relativa al nuovo Time-Span, compilando in particolare la casella Date che consente la possibilità di processare i dati inseriti. Ove si tratti di date precise, sarà sufficiente ripetere la stringa testuale corrispondente al Name e questa sarà convertita in maniera automatica. In altri casi sarà invece necessario inserire manualmente una diversa stringa, accedendo ai modelli presenti dal link sottostante.

4.1.  Time-Span Incerti ed Approssimativi

Le date incerte e approssimative vengono inserite secondo due modalità diverse:

  Se si tratta di una data precisa (cioè limitata nel tempo) che è però incerta, si userà "?" secondo la modalità: "1047?" "1036-1047?" "1036?-1057?". Nella casella date, necessaria per la visualizzazione del time-span, si può semplicemente copiare la formulazione "1047?".

  Se si tratta di una data la cui posizione nel tempo è approssimativa (x evento è avvenuto nel 1034 circa), si userà "ca." secondo la modalità: "1047 ca." "1036 ca.-1047" "1036 ca.- 1057ca." Nella casella date, necessaria per la visualizzazione del time-span, si inserirà il segno "~" (1036~)

 

 

5. Places

I places designano le entità geografiche citate in un testo, o quelle dove è accaduto un evento (nascita, morte, creazione di un testo, produzione di un manoscritto, battaglia, etc.), o dove è stata realizzata una activity (Richard I is King of England in Kingdom of England).

L'entità place raccoglie sia entità geografiche (River, Lake, Mountain, etc.) che geo-politiche : i territori sono quindi nominati "Duchy of", "Kingdom of", "Lordship of" a seconda della loro definizione politica in un dato momento storico (es: "Kingdom of France"). Solo in quei casi in cui l'entità politica del territorio non è specificata nel testo, e non è deducibile, o per evitare anacronismi, si può utilizzare l'entità territoriale a-politica equivalente: es. non "Duchy of Normandy" bensì "Normandy".

5.1. I Type per i Places

 Ovunque possibile, è necessario assegnare un type (city, village, river, lake, region) ad ogni place creato. Per permettere ricerche di più ampio respiro, ogni entità geo-politica che sia più grande di una singola città (Duchy, County, Kingdom, Lordship, Diocese, etc.) deve essere tipizzata con "territory".

5.2. Gerarchie

Ovunque possibile, è necessario gerarchizzare i place che vengono creati. Es: "Rouen" is contained in "Duchy of Normandy".